The KU-DO-NI-JA Linear B Epigraphic Project

Copyright Archaeological Museum of Chania (Crete, Greece).

Il Ku-do-ni-ja Epigraphic and Palaeographic Project è un progetto paleo-epigrafico e filologico finalizzato alla pubblicazione di una nuova edizione critica delle otto tavolette in Lineare B, rinvenute nel sito di Chania (ku-do-ni-ja, mic.), nell’isola di Creta, e conservate nel Museo Archeologico della città. Il progetto intende proporre uno studio aggiornato e completo dell’attuale corpus delle tavolette in Lineare B del sito, al fine di procedere alla sua nuova edizione, impiegando approcci innovativi. Il team del KEP propone per quanto concerne l’acquisizione digitale, infatti, di applicare la tecnologia del Reflectance Transformation Imaging (RTI), una tecnica fotografica digitale, non invasiva, non distruttiva e senza contatto che consente di fotografare le tavolette restituendone un 2D+, vale a dire un 3D della superficie; per l’approccio paleografico, invece, propone un metodo di analisi mutuato dalla grafotecnica forense.

Obiettivi

Le tavolette micenee in Lineare B ritrovate nel sito archeologico di Kastelli-Khania rappresentano un caso archeologico di primaria importanza. Esse, infatti, non solo hanno dimostrato chiaramente che ancora intorno al 1280 a.C. la Lineare B era utilizzata nell’isola, ma, soprattutto, hanno messo in luce gli stretti rapporti esistenti tra la città di Kudonia (l’antico nome di Chania) e la grande capitale del regno miceneo di Creta, ossia Knossos. Lo stile scribale dei redattori di due tavolette di questo corpus, infatti, è strettamente affiliato a quello di un ben noto scriba di Knossos, lo scriba 115, uno dei principali scribi impegnati nel comparto tessile delle industrie palatine.

Obiettivo primario del progetto è pertanto lo studio paleografico e filologico dei documenti che sono emersi nel corso di tre decenni e che non sono ancora stati oggetto di uno studio d’insieme.

Nella campagna di acquisizione digitale dell’ottobre 2022 sono stati eseguiti tutti i modelli digitali e si è quindi proceduto al disegno vettoriale dei documenti. Contestualmente si è eseguita l’indagine della “materialità” dei documenti, con rilievo e annotazioni relative a eventuali tracce di impronte digitali e di tessuti. Attualmente è in corso l’indagine di tipo grafotecnico forense al fine di definire le personalità grafiche degli scribi in comparazione con le scuole grafiche cnossie.

DISSEMINATION

Il KEP ha fornito al Museo Archeologico di Chania tutti i modelli digitali al fine di poter essere utilizzati all’interno percorsi interattivi/immersivi per visitatori di tutte le età e utilizzata come supporto fondamentale per le esigenze di archiviazione e conservazione.

Metodologie

RTI

La tecnica RTI (Reflectance Transformation Imaging ) è un metodo fotografico computazionale che cattura la forma e il colore della superficie di un oggetto scattando più foto, 50 in media, con una fotocamera fissa, ma illuminando l’oggetto da una diversa angolazione per ogni scatto. Le informazioni provenienti dalle immagini vengono poi sintetizzate per produrre un modello virtuale 2D½ della superficie su una base 2D consentendo all’utente di spostare in modo interattivo su schermo una luce proiettata virtualmente sull’immagine RTI.

Copyright Archaeological Museum of Chania (Crete, Greece).

DISEGNO

I disegni sviluppati dal team del KEP sono di tipo vettoriale multistrato e sono basati su una serie di 9 fotografie statiche sovrapposte, riprese da diverse posizioni standard sul piano ma variabili in alzato, e modificate attraverso specifici filtri ottici. Il disegno è stato così tracciato con lo sforzo di rispettare gli elementi salienti di tutte le foto al fine di ottenere, per così dire, un disegno “bilanciato”.

Copyright Archaeological Museum of Chania (Crete, Greece).

GRAFOTECNICA

Per l’analisi dei documenti si è stabilito un “protocollo” di approccio paleografico basato sullo studio dei moderni principi delle discipline grafologiche e grafotecniche. Lo sforzo di oggettivazione dell’approccio grafotecnico ha fornito un supporto metodologico di facile applicazione per il nostro studio ma, soprattutto, ha messo in luce che il metodo tradizionale di analisi della scrittura (perizia calligrafica) è considerato dal settore grafotecnico inaffidabile, se non del tutto superato, perché foriero di facili errori. Questo approccio si basa principalmente sullo studio della morfologia delle lettere per l’identificazione dello scrivente e finora è stato il modello di approccio quasi unico utilizzato dai micenologi.

Pertanto, si è scelto di privilegiare l’approccio grafotecnico che si avvale degli strumenti più utili, adottati da varie discipline, per l’identificazione di una personalità grafica. I suddetti strumenti possono essere la grafometria, la grafologia, il metodo segnaletico-descrittivo, ecc.  ma è fondamentale sottolineare che non è l’analisi dei segni in sé a permettere l’identificazione di una mano, bensì un’indagine che parte dal movimento e dalle relazioni dinamiche tra ogni elemento grafico che compone un fenomeno grafico. Infatti, solo analizzando i documenti in termini di relazione dinamica tra i segni che compongono un sillabogramma, tra i sillabogrammi che compongono una parola, tra le parole che compongono una riga e, infine, l’intero testo che compone l’impaginato, sarà possibile definire il comportamento grafico (“gesto grafico”) e le specifiche caratteristiche personali (“idiotismi”) di uno scriba.

Risultati

Il team ha prodotto tutti i modelli digitali, tutti i disegni vettoriali e sta portando a termine l’indagine paleografica e della materialità del supporto. Sono in corso di pubblicazione i primi risultati del progetto, nel prossimo numero della rivista internazionale Pasiphae.

Partecipanti

Alessandro Greco, Sapienza Università di Roma

Eleni Papadoupoulou, direttore del Museo Archeologico di Khania

Maria Vlasaki (ex segretario generale del Ministero della Cultura e dello Sport greco)

Lavinia Giorgi, dottore di ricerca, Sapienza Università di Roma

Sara Lopez, dottore di ricerca, Sapienza Università di Roma

Bibliografia

  1. Godart, Y. Tzedakis, “Les nouveaux textes en linéaire B de la Canée”, RFIC 119, 1991, pp. 129-149.
  2. Godart, Y. Tzedakis, “ La chute de Cnossos, le royaume de Kydonia et le scribe 115, BCH 119, 1995 27-33.
  3. Greco, N. Federico,. «Even the Minoan scribes treated as criminals!: first results of an integrated palaeographic survey on the corpus of Linear A tablets from Phaistos». Pasiphae70° Anniversario della Decifrazione della Lineare B (1953-2023), 18, 2024, 149–68.
  4. Greco, S. Lopez, G. Flouda. 2023. «Scribes treated as criminals: nuovi strumenti per la paleografia micenea (The Linear Bpa-i-to epigraphic project)». In Po-ro-wi-to-jo: scritti in onore di Mario Negri, a cura di Giovanna Rocca, Erika Notti, e Marta Muscariello, 2023, 429–74.
  5. Greco, G. Flouda. 2017. «The Linear B Pa-i-toEpigraphic Project». Annuario Della Scuola Archeologica Di Atene e Delle Missioni Italiane in Oriente95, 2017, 143–60.
  6. Hallager, M. Vlasakis, B. P. Hallager, “The first Linear B Tablet(s) from Khania”, Kadmos 29:1. 1990, p. 24-34.
  7. Hallager, M. Vlasakis, B. P. Hallager, “New Linear B Tablets from Khania”, Kadmos 31, 1992, pp. 61-87.
  8. Hallager, M. Vlasakis, B. P. Hallager, “New Linear B Tablets from Khania”, BCH 30 1997, pp. 169-174.

J.-P. Olivier, “KN 115 = KH 115, Un même scribe à Knossos et à La Canée au MR IIIB : du soupçon à la certitude”, BCH 117, 1993, pp.19-33.

J.-P. Olivier, “KN 115 et KH 115 : Rectification”, BCH 120, 1996, p. 823.

  1. Palaima, “Ten Reasons Why KH 115 is not KN 115”, Minos 27-28, 1992-1993, pp. 261-281.
  2. Andreadaki-Vlasaki – L. Godart, Three new Linear A and B tablets from Khania: KH X 8, in Pasiphae 8, 2014, 11-17.
  3. Andreadaki-Vlasaki – L. Godart, A new Linear B tablet from Khania: KH X 8, in Pasiphae 16, 2022, 37-42.

Data License. The 2D+ and 3D-models of artifacts presented in the database of paitoproject are for scientific, non-profit use of scientists. All 2D+ and 3D-models are subject to copyright laws with all rights reserved.
Reproduction, publication or commercial use of these 2D+3D-datasets is strictly prohibited without prior written permission. For further information, contact: Prof Alessandro Greco a.greco@uniroma1.it