N.inv. Pigorini/ Serie W

 71967/HT Wa 1512

Il nodulo pendente ad un foro 71967/HT Wa 1512 è oggi un pezzo unico del corpus del Museo Pigorini, ma originariamente era in coppia con il nodulo ad un foro 71968, andato perduto. Reca l’impronta di sigillo “Due grifoni identici disposti specularmente e fronteggiati da un altro grifone più piccolo” (Del Freo 2002-2003, 64).

Esso reca un segno in Lineare A sul lato B

AB 81/ KU

Il segno potrebbe svolgere una funzione di sigla (/logogramma) di un prodotto agricolo, tessile o di una categoria di persone; oppure potrebbe essere stato usato come abbreviazione in riferimento a “totale” e quantità registrate; d’altro canto, alla luce dell’evidenza contestuale, appare attestato l’uso di KI, come abbreviazione per ki-ro/ammanco (e.g. HT 118.2.3.4.5). I contesti per KU appaiono, tuttavia, più incerti (Negri 2002-2003, 100; Montecchi 2019, 282).

Come la quasi totalità delle cretule, il nodulo proviene dal Quartiere Nord-Ovest della Villa; probabilmente in origine conservati al piano superiore, crollato a seguito dell’incendio che la distrusse, sono stati ritrovati nel vano 13, per questo battezzato “la stanza dei sigilli” e nell’area del portico 11 (Halbherr 1903, 30; Levi 1925, 73; per i luoghi di provenienza dei documenti amministrativi cfr. Militello 1988, 1992, 2001, 2011).

Misure 2.0 cm x 1.4 cm x 1.3 cm.

Scriba Wa 86

L’impressione di sigillo HT 95 è attestata su 102 supporti; solo uno al Museo Pigorini (Del Freo 2002-2003,64). Il motivo raffigura due grifoni con ali spiegate, testa all’indietro e corpo rivolto verso destra; i grifoni più piccoli disposti davanti ad ognuno dei due sono, invece, rivolti verso sinistra. Da alcuni è ritenuto un motivo “naturalistico” ed araldico, considerando la posizione dei grifoni (Weingarten 1988, 106), da altri, invece, è ritenuto un motivo “talismanico”, anche se i grifoni esulano dalla norma tematica di questo stile (Albertini et alii 2013, 10); tuttavia, tracciare un netto confine tra i due stili non è sempre facile e spesso anche soggetti ritenuti tipici dello stile talismanico possono trasmettere la sensazione di vitalità e movimento, tratti caratteristici del naturalismo minoico (Kryszkowska 2005, 136).

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