The Linear B raw metals Epigraphic Project
Il The Linear B raw metals Epigraphic Project è un progetto paleo-epigrafico e filologico che nasce con lo scopo di pubblicare una nuova edizione critica delle tavolette in Lineare B di Cnosso che registrano metalli allo stato grezzo (rame, bronzo, piombo e forse stagno).
Il progetto si concentra su 13 tavolette riunite nelle classi O ed M, conservate al Museo Archeologico di Heraklion, e ne propone uno studio aggiornato e completo basato su approcci innovativi: da un lato, l’acquisizione digitale tramite le tecniche fotografiche non invasive e non distruttive del Reflectance Transformation Imaging (RTI) e High Dynamic Range (HDR), dall’altro, l’impiego di un metodo di analisi paleografica mutuato dalla grafotecnica forense.
I documenti
Le tavolette selezionate per questo progetto non sono attribuite a mani scribali certe e variano per serie, luogo di ritrovamento e contenuto specifico.
In particolare, cinque sono riunite nella serie Oa (KN Oa 730, Oa 731, Oa 732, Oa 733 e Oa 734) e registrano rame in quantità pesate, in tre casi (KN Oa 730, Oa 733 e Oa 734) associate al logogramma *167 (Fig. 1), che rappresenta il lingotto a pelle di bue od oxhide ingot, la tipica forma con cui circolava il rame, in particolare proveniente da Cipro, durante il II millennio a.C. (Buchholz 1959, Gale 2011). Questa serie di tavolette è stata oggetto di revisione nel corso della pubblicazione dell’edizione più aggiornata dei testi di Cnosso, KT VI. Nell’edizione precedente, KT V, nonché nel Corpus dei documenti in Lineare B di Cnosso (CoMIK), la serie conta un numero maggiore di tavolette, comprendendo anche tre testi che registrano il logogramma in legatura *166+we (KN M 745, KN M 878 and KN M 1808), un tempo ritenuto una variante di *167 (Evans 1952, 54, Docs, 51), mentre oggi reinterpretato come un tipo di tessuto (Duhoux 1974, 123-132, Driessen 2000, 141). La registrazione di quantità pesate associate al numero di lingotti a pelle di bue, senza ulteriori indicazioni del carattere amministrativo di questi documenti, ha portato a interpretarli come testi d’inventario pertinenti a lingotti a pelle di bue stoccati nei magazzini del palazzo (Dialismas 2001, 124), anche se l’assenza di informazioni più specifiche non esclude altre funzioni amministrative.
Fig. 1 Logogramma 167, che rappresenta il lingotto a pelle di bue. Sacconi 1990, Introduzione a un corso di filologia micenea
A queste tavolette si aggiungono KN Mc 4457, che elenca varie risorse, tra cui quella indicata con il logogramma *142 e quantificata con unità di peso, e quattro tavolette della serie Og (KN Og 1527, KN Og 5515, KN Og 5551 e KN Og 7504), accomunate dal fatto che registrano quantità pesate. Nello specifico, KN Og 1527 rendiconta quantità standard di piombo, pari a 3 kg, mentre KN Og 5551 annota 10 kg di bronzo. KN Og 5515 riporta l’annotazione di oltre 120 kg di ka-te-ro, materiale che è stato per lungo tempo considerato come stagno, ma la cui identificazione è stata recentemente messa in discussione (Loma 2005). Infine, KN Og 7504 rendiconta 30 kg di avorio, riportando una delle poche attestazioni cnossie del metrogramma *118/l, oltre a quelle delle già menzionate KN Mc 4457, Oa 730, Oa 731, Oa 732, Oa 733 e Og 5515.
Gli obiettivi
Soprattutto a causa del loro stato frammentario, queste tavolette non sono state oggetto di studi sistematici e specifici (eccetto KN Og 1527: Del Freo 2014). Finora, sono state trattate all’interno di studi più ampi sui metalli nell’Egeo dell’Età del Bronzo (per esempio, Michailidou 2001, Michailidou 2008), sulla circolazione delle merci nel Mediterraneo orientale durante il II millennio a.C. (per esempio, Bass et al. 1967, Cline 1994, Sherratt 2001, Zaccagnini 1986) e sui materiali archeologici registrati dai logogrammi in Lineare B (per esempio, Vandenabeele – Olivier 1979, Dialismas 2001). Queste pubblicazioni hanno utilizzato come punto di riferimento le principali edizioni testuali, risentendo delle loro limitazioni, come materiale fotografico in bianco e nero e di bassa qualità che non facilita la lettura dei documenti (Fig. 2).
Fig. 2 KN Oa 730. LiBER
Il The Linear B raw metals Epigraphic Project, quindi, nasce con l’intento di realizzare un nuovo studio sistematico e completo delle tavolette selezionate, che prevede tanto l’indagine paleo-epigrafica dei testi, tanto la loro analisi filologica e contenutistica, attraverso l’impiego degli approcci innovativi delle nuove tecnologie RTI e HDR, da un lato, e della grafotecnica forese, dall’altro (Greco, Flouda 2017; Flouda, Greco 2021; Greco et al. 2023; Lopez 2023, Greco, Federico 2024). Questi approcci consentono, per esempio, di fornire nuove interpretazioni di letture problematiche, come nel caso della legatura di *167 forse con pe (Fig. 3), e di definire l’identikit grafico delle mani degli scribi ancora a noi ignoti che hanno scritto le tavolette selezionate. I risultati paleografici sono utili anche per inquadrare le tavolette all’interno dei meccanismi di controllo amministrativo delle risorse registrate e per fornire informazioni aggiuntive sui processi di acquisizione e gestione dei metalli grezzi messi in atto dal palazzo di Cnosso. Questo, infine, favorisce l’indagine sul ruolo di Creta nella fornitura di metalli grezzi ai regni micenei, non solo quello di Cnosso, ma anche quelli della Grecia continentale, e la successiva inclusione dell’isola nelle rotte marittime del Mediterraneo (Giorgi 2024).
Fig. 3 KN Oa 734. LiBER
Le metodologie
RTI
Metodologie di The Ku-do-ni-ja Epigraphic and Palaeographic Project.
HDR
La tecnica HDR (High Dynamic Range) è una tecnologia fotografica e computazionale che migliora la qualità visiva di immagini e video. Consente di rappresentare una gamma più ampia di luminosità e colori, rendendo i dettagli più visibili sia nelle aree più scure che in quelle più luminose. La foto finale HDR appare come un’immagine dettagliata e ben bilanciata che si ottiene combinando tre foto con diverse esposizioni tramite un software di elaborazione grafica. Questa tecnica risulta utile per notare le inclusioni nell’argilla delle tavolette, aiutando a distinguere meglio tra l’iscrizione e le alterazioni casuali della superficie per facilitare la lettura dei testi e realizzare disegni il più accurati possibile (Greco, Federico 2024: 161-166).
DISEGNO
Metodologie di The Ku-do-ni-ja Epigraphic and Palaeographic Project.
Risultati
A oggi, il team ha prodotto tutti i modelli digitali dei documenti selezionati e sta portando a termine i disegni vettoriali, l’indagine paleografica e filologica e lo studio contestuale. I risultati vedranno la pubblicazione in volumi e articoli scientifici.
Partecipanti
Il progetto è coordinato da Lavinia Giorgi, in collaborazione con Alessandro Greco e Georgia Flouda, e ha visto la partecipazione di Erika Notti, Noemi Federico, Rosanna Fortugno e Viola Giacomini.
Finanziamenti
Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità e dal Dipartimento di Lettere e Culture Moderne dell’Università Sapienza di Roma e dall’organizzazione no-profit (ONLUS) “Gli amici di Minosse e Radamanto”.
Bibliografia
COMIK = J. Chadwick − L. Godart − J.T. Killen − J.-P. Olivier − A. Sacconi − I. Sakellarakis (eds.), Corpus of Mycenaean Inscriptions from Knossos, 4 voll, Cambridge-Rome 1986-1998.
Docs = J. Chadwick − M. Ventris, Documents in Mycenaean Greek, Cambridge 1973.
KT V = J.T. Killen − J.-P. Olivier, The Knossos Tablets. A Transliteration, Fifth Edition, Minos Suppl. 11, Salamanca 1989.
KT VI = J. Melena − R.J. Firth (eds.),. The Knossos Tablets, A Transliteration, Sixth Edition, INSTAP Academic Press, Philadelphia 2019.
Bass G.F. – P. Throckmorton – J.D.P.Taylor – J.B. Hennessy – A.R. Shulman – H.-G. Buchholz, 1967, Cape Gelidonya: A Bronze Age Shipwreck, TAPS vol. 57 n. 8, 3-177.
Buchholz H.G., 1959, Keftiubarren und Erzhandel im zweiten vorchristlichen Jahrtausend, Prarhistorische Zeitschrift 37, 1-40.
Cline E.H. 1994, Sailing the Wine-dark Sea. International Trade and the Late Bronze Age, BAR International Series 591, Oxford.
Del Freo M., 2014, Observations on the Knossos tablet Og 1527, in A. Bernabé, E.R. Luján, (eds.), Donum Mycenologicum: Mycenaean Studies in Honour of Francisco Aura Jorro (Bibliothèque des Cahiers de l’Institut de Linguistique de Louvain 131), Louvain-la-Neuve and Walpole, 21-29.
Dialismas A., 2001, Metal artefacts as recorded in the Linear B tablets, in A. Michailidou (ed.), Manufacture and Measurement. Counting, Measuring and Recording Craft Items in Early Aegean Society, Athens, 121-143.
Driessen, J. 2000, The Scribes of the Room of the Chariot Tablets at Knossos: Interdisciplinary Approach to the Study of a Linear B Deposit, Minos Suppl. 15, Salamanca.
Duhoux Y., 1974, Idéogrammes textiles du linéaire B : *146, *160, *165 et *166, Minos 15, 116-132.
Evans A., 1952, Scripta minoa: the written documents of minoan Crete with special reference to the archives of Knossos (Band 2): The archives of Knossos: clay tablets inscribed in linear script B, Oxford.
Flouda G., Greco A. (2021). Paleografia e grafologia. I primi risultati di uno studio integrato sulle tavolette in lineare B di Knossos (The pa-i-to epigraphic project), Pasiphae 15, 141-164.
Gale N.H., 2011, Copper Oxhide Ingots and Lead Isotope Provenancing, in P.P. Betancourt, S.C. Ferrence (eds.), Metallurgy: understanding how learning why, studies in honour of James D. Muhly, Philadelphia, 213-220.
Giorgi L., 2024, Il bronzo tra scrittura Lineare B e scrittura cuneiforme: circolazione e gestione nel Mediterraneo orientale tra il XVI e il XII secolo a.C., tesi di dottorato non pubblicata, Università degli studi di Roma “La Sapienza”.
Greco A., Flouda G. (2017), The Linear B pa-i-to Epigraphic Project, ASAtene 95, 143-160.
Greco A., Lopez S., Flouda G. (2023), “Scribes treated as criminals: nuovi strumenti per la paleografia micenea (The Linear B PA-I-TO epigraphic project)”, in G. Rocca, E. Notti, M. Muscariello (a c. di), Po-ro-wi-to-jo. Scritti in onore di Mario Negri, Alessandria, Edizioni dell’Orso, pp. 429-474.
Greco A., Federico N. (2024), Even the Minoan scribes treated as criminals! First results of an integrated palaeographic survey on the corpus of Linear A tablets from Phaistos, Pasiphae 18, 149-168.
Loma A., 2005, Zur Frage der frühesten griechisch-iranischen Sprachbeziehungen: Gr. κασσίτερος, in G. Meiser, O. Hackstein (eds.), Sprachkontakt und Sprachwandel. Akten der XI. Fachtagung der Indogermanischen Gesellschaft, 17.-23. September 2000, Halle an der Saale, Wiesbaden, 331-340.
Lopez S., 2023, Reflectance Transformation Imaging e Lineare B. Metodologie d’applicazione e potenzialità interpretative, Collana Infieri, 243-267.
Michailidou A. 2001, Recording Quantities of Metal in Bronze Age Societies in the Aegean and Near East, in A. Michailidou (ed.), Manufacture and Measurement. Counting, Measuring and Recording Craft Items in Early Aegean Society (Meletemata 33), Athens, 85-119.
Michailidou A. 2008, Late Bronze Age Economy: Copper/Bronze in Linear B Script and Material Evidence, in Atti Roma III 2008, 521-540.
Sherratt S., 2001, Potemkin palaces and route-based economies, in S. Voutsaki, J. Killen (eds.), Economy and Politics in the Mycenaean Palace States (Cambridge Philological Society Suppl Vol. 27), Cambridge, 214-254.
Vandenabeele F., J.-P. Olivier, 1979, Les idéogrammes archéologiques du Linéaire B (Études crétoises 24), Paris.
Zaccagnini C. 1986, Aspects of Copper Trade in the Eastern Mediterranean during the Late Bronze Age, in M. Marazzi – S. Tusa – L. Vagnetti (eds), Traffici micenei nel Mediterraneo. Atti del Convegno di Palermo (11-12 maggio e 3-6 dicembre 1984), Taranto, 413-424.
Data License. The 2D+ and 3D-models of artifacts presented in the database of paitoproject are for scientific, non-profit use of scientists. All 2D+ and 3D-models are subject to copyright laws with all rights reserved.
Reproduction, publication or commercial use of these 2D+3D-datasets is strictly prohibited without prior written permission. For further information, contact: Prof Alessandro Greco a.greco@uniroma1.it